Città cosmopolita, sorta nel XVI sec. per volere dei Medici e progettata dal Buontalenti, la città è conosciuta da sempre per essere il porto più importante della Toscana. La cosiddetta “legge livornina” dell’inizio del XVII sec. che dichiarò Livorno porto franco, favorì l’arrivo di gruppi di stranieri - chiamate “nazioni” – come ad esempio inglesi, olandesi, greci, che hanno lasciato testimonianze di sé con la costruzione di chiese e cimiteri ancora esistenti. Ad essi si aggiunse anche una numerosa presenza di ebrei. Anche se è sempre stata una città dedita prevalentemente ai commerci, Livorno è famosa perché lanciò la moda dei bagni di mare tra la fine del XIX e l’inizio del XX sec. Negli anni della Belle-époque l’élite di tutta la Toscana si recava ai Bagni Pancaldi e Palmieri, dove Giovanni Fattori immortalò le signore in una piccola ma splendida tavoletta, fra le più famose della scuola dei Macchiaioli. Dopo i gravissimi danni subiti nella Seconda Guerra Mondiale, Livorno è stata ricostruita ed oggi appare una città moderna che conserva tuttora però molte vestigia del suo passato e aspetti caratteristici come il quartiere Venezia, così chiamato per la presenza di un canale, usato per trasportare le merci direttamente dai magazzini al porto, le cui sponde sono collegate da ponti. Il canale è tutt’oggi navigabile anche con battelli turistici. Villa Mimbelli offre un’interessante collezione di opere pittoriche di artisti macchiaioli e post-macchiaioli e ogni anno organizza importanti mostre tematiche.
Livorno è anche famosa meta di pellegrinaggio per la presenza, nelle immediate vicinanze, del Santuario di Montenero, dedicato alla Vergine Maria, patrona della Toscana. Qui, oltre a godere di una splendida veduta sulla città e sul suo litorale, si può visitare una galleria ricca di ex-voto, viva testimonianza della fede popolare.
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