postato il: 26/02/2014 - SALVIAMO SANT'ANTONIO IN QUALCONIA
Riportiamo qui sotto l'intervento di fine seduta della portavoce M5S al Senato Sara Paglini. La Senatrice denuncia il degrado e l'abbandono di molti beni culturali toscani.
"Ci sono tesori nel nostro Paese che sono stati trascurati e lasciati cadere nell'abbandono. Se un uomo avesse ricevuto in eredità un tesoro e lo lasciasse andare in rovina verrebbe considerato da tutti un folle.
Nel nostro Paese molti amministratori locali non hanno avuto rispetto del passato e hanno dato spazio a costruttori senza scrupoli che, dal Dopoguerra ad oggi, hanno cementificato e violentato il paesaggio.
E` l'incuria a fare da padrona in molti siti artistici.
Anche a Pisa, città della Torre pendente, città d'arte, di storia e di cultura, sta avvenendo quello che i giornali titolano come «Un patrimonio che si sbriciola in silenzio».
Il 10 febbraio ho compiuto un sopralluogo nella chiesa di Sant'Antonio in Qualconia. Dove un tempo sorgeva l'operoso quartiere di Sant'Antonio con il vecchio Duomo e gli arsenali della Repubblica marinara, adesso si ergono brutti scatoloni di cemento, chiamati abitazioni. Qui una chiesa, bene comunale, sopravvive ancora, avvolta completamente dai rampicanti: la chiesa di Sant'Antonio, appunto.
Si salvò dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Da allora, per ragioni che non riusciamo a capire, una chiesa del 1500 che ospita al suo interno un bellissimo soffitto a cassettoni del Seicento, con un ciclo pittorico unico nel suo genere, fu trasformata nel tempo prima in palestra, poi in magazzino comunale e infine per via di cedimenti strutturali fu abbandonata.
Per fortuna dopo la guerra furono messe in salvo le tele. Anche il concetto di «mettere in salvo» ha un confine molto labile, infatti andando alla ricerca delle tele nei depositi del Museo nazionale di San Matteo si sono avute brutte sorprese: il Museo che dovrebbe raccogliere le opere e` in preda al panico dopo che sono state ritrovate all'asta sul mercato parigino alcune tele fiamminghe che erano state date anni prima in restauro.
Durante la visita chiediamo di visionare le tele del soffitto della chiesa, ma il direttore inizialmente non riesce a capire dove sono ubicate. Infine, dopo un paio di giorni, le tele si trovano, grazie all'impegno del direttore del Museo e grazie agli attivisti e consiglieri del Movimento 5 Stelle di Pisa, che hanno seguito costantemente l'evolversi delle ricerche.
Questo è un Paese nel quale i nostri amministratori a volte annaspano nel cercare di salvare il salvabile, e i politici hanno il concetto che «con la cultura non si mangia».
Si sceglie di cancellare l'insegnamento di storia dell'arte dai programmi scolastici e si lascia polverizzare un intero patrimonio artistico come la Qualconia.
Come le mura di Volterra,
come le mura aureliane a Roma,
come l'anfiteatro di Spoleto,
come l'area archeologica di Pompei.
E' perverso che il paese con più siti Unesco al mondo stia distruggendo la sua unica vera ricchezza.
Il Movimento 5 Stelle preferisce ribadire sempre questi concetti, nel rispetto di chi nel passato ci ha fatto diventare in assoluto il Paese della storia, dell'arte, della cultura e del bello.
Con la cultura un popolo si evolve.
Sarà mica per questo che si tende a raderla al suolo?"